Il narratore e il suo fardello

Pubblicato il 23 marzo 2025 alle ore 14:45

Il narratore (conosciuto anche come master ma è un termine che non mi piace particolarmente) ha il compito di guidare la storia, interpretare gli elementi e il mondo di gioco, gestire le interazioni tra i giocatori con i PNG e l'ambiente. Questo ruolo può variare a seconda del sistema di gioco che può comportare dinamiche più o meno rigide tra giocatori e narratore, ma generalmente i compiti sono gli stessi:

  • Creare e descrivere lo scorrere della narrativa, ossia il narratore deve presentare ambientazioni, situazioni, personaggi non giocanti (PNG) ed eventi che immergano i giocatori nella storia fin da subito.
  • Arbitrare le regole che reggono la struttura stessa del gioco. È importante conoscere il regolamento e applicarlo in modo coerente, gestendo combattimenti, prove di abilità e altre meccaniche, ma di non essere troppo rigido in questo per evitare che la spontaneità dei giocatori venga repressa. Equilibrare le regole e la narrazione per non appesantire la sessione, ma non concedere troppa libertà per non rompere il gioco. Un buon modo è applicare la legge della causa-effetto per far autoregolare i giocatori.
  • Adattarsi alle scelte, anche opinabili, dei giocatori. Potrebbero prendere decisioni inaspettate, assurde e violente, quindi il narratore deve essere flessibile, ma mantenere la coerenza della storia perché non deve fluire obbligatoriamente nella direzione scelta dal narratore. L'intero gruppo deve seguire il flusso coerente degli eventi. I giocatori imprevedibili e le loro scelte possono stravolgere la trama preparata, costringendo il narratore a improvvisare sul momento.
  • Mantenere il ritmo e il coinvolgimento, quindi serve bilanciare azione, narrazione ed esplorazione per tenere alto l’interesse del gruppo. Mai riempire le sessioni di solo combattimenti, dialogo o descrizione. Mantenere il ritmo per evitare sessioni troppo lente o troppo caotiche. Servono tutti gli ingredienti in modo da soddisfare il gusto del gioco di tutti i partecipanti. Inoltre, serve mediare tra i giocatori con stili di gioco diversi e risolvere eventuali conflitti sul come agire.
  • Gestire il tono e l’atmosfera per non uscire dal genere scelto dal gruppo. Horror, fantasy, fantascienza... il narratore deve creare la giusta tensione e ambientazione aiutandosi anche con immagini o musiche se lo preferisce. Bisogna evitare il "railroading", ossia imporre troppo la propria storia obbligando i giocatori a fare ciò che vuole. Per questo esistono i giochi da tavolo.

Sono compiti che si imparano con l'esperienza, sbagliando e riprovando, chiedendo feedback ai giocatori stessi per migliorare l'esperienza di tutti. In concluione, un buon narratore trova un equilibrio tra preparazione e improvvisazione, ascoltando i giocatori e ricordandosi sempre che il gioco è una scelta di condivisione e amicizia tra pari.

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